Domenica 18 ottobre si è celebrata la grande festa del Premio Castello

Inserito da il Nov 25, 2015

Il concorso, patrocinato da Regione Veneto e Provincia di Verona, vive, nonostante le difficoltà che minacciano le iniziative culturali nel nostro Paese, grazie all’impegno dell’Amministrazione e del Sindaco Alessandro Braga. Un Sindaco che i libri finalisti li ha letti.

La manifestazione si è conclusa, com’è tradizione, nell’elegante e raccolto teatro “Zinetti” all’interno del Castello scaligero. Il concorso, nato dalla felice intuizione di Giulietto Accordi nel fervore della rinascita che seguì le distruzioni della seconda guerra mondiale, ha compiuto sessantacinque anni, ma non li dimostra. Il merito è dei libri e dei loro autori, ma i veri protagonisti, anno dopo anno, si confermano i giovanissimi lettori che affiancano la giuria tecnica a cui spetta la responsabilità di scegliere la terna dei finalisti.

Sono ragazzi in gamba, idealisti e sognatori com’è normale siano gli adolescenti, ma con la marcia in più che deriva loro dalla passione per la lettura. Ogni libro è un nuovo mondo e i “nostri” ragazzi vi si tuffano, lo esplorano, lo vivono. E qualcuno di loro non fa mistero del sogno di diventare uno
scrittore.

Un plauso sincero meritano anche i loro insegnanti, preparati e aperti, attenti a cogliere e assecondare i segnali che partono dalla mente e dal cuore dei ragazzi. E i libri possono essere il ponte che aiuta a superare il gap determinato non solo dalla differenza di età, ma soprattutto dalla rivoluzione tecnologica e informatica che ha modificato e in qualche caso stravolto ritmi, abitudini, stili di vita degli adolescenti.

Ma Internet non ha soppiantato i libri e i giovanissimi leggono più degli adulti. Questa è la buona notizia che il Premio Castello anche quest’anno ha confermato. Abbiamo vissuto intense emozioni ascoltando la voce degli autori ospiti al mattino di “Librar Verona”, sotto la loggia di Piazza dei Signori a Verona e li abbiamo poi ritrovati, adeguatamente emozionati in teatro per la premiazione, preceduta da letture animate, interviste e interventi critici
di ottimo livello dei ragazzi. Come ogni anno, si è confermata la sensazione che a vincere non sia solo il primo classificato – quest’anno Elena Kedros, finalmente classificatasi prima e non seconda a premio letterario, come ci ha rivelato lei stessa piroettando di felicità – ma tutta la terna dei finalisti, cui si aggiungono per meriti speciali i segnalati Francesco Butturini e Roberto Bratti che purtroppo non abbiamo potuto avere con noi.

Luisa Mattia, Elena Kedros e Guido Sgardoli ci hanno regalato libri da conservare sullo scaffale della libreria. Libri che sfoglieremo ancora, anche fra molti anni, perché la buona letteratura non ha limiti di età e non invecchia. Così come resteranno con noi i protagonisti dei loro romanzi, eroi non
per desiderio di gloria, ma per purezza di sentimenti, lealtà, capacità di fare di slancio scelte sincere, dettate dal cuore e dal senso di giustizia. Ragazzi che non sanno tradire e credono nell’amicizia e nell’amore.

Il coraggio di vivere è l’eroismo della quotidianità e ogni esistenza riserva prove e avventure, piccole o grandi, che siamo sfidati a vivere, non rinunciando mai ai nostri sogni. Questo ci suggeriscono gli eroi dei romanzi finalisti del Premio Castello 2015 e per questo li abbiamo amati.

Maria Fiorenza Coppari